La mia prima maratona. I consigli per te

Corro con alti e bassi da quando avevo 20 anni. Mi ricordo ancora le corse alle 3 di notte d’estate perchè non riuscivo a dormire. O quelle corse a dicembre, nella nebbia della pianura padana, per fare fiato.

Ne ho passate di ogni: da problemi al ginocchio, dalla fascite plantare, da maratone annullate per arrivare al Covid.

Tante sono le lezioni che ho imparato e tante sono quelle che ancora dovrò imparare.

Senza presunzione di sapere tutto, vorrei però cercare di spiegare, a chi non ha mai fatto distanze importanti, o a chi ci sta provando, cosa evitare e cosa fare.

L’appoggio del piede

Il mio primo infortunio, come un po’ tutti i runner, è stato un problema al ginocchio. La corsa è un movimento naturale, nessuno ti spiega come correre. Questo è vero fin che si gioca a nascondino. Ma quando si vuole correre sul serio, e non intendo per vincere medaglie, intendo fare lunghe distanze, è importante correre BENE.

Il primo errore da evitare è correre sul tallone. Facci caso, osserva o fatti osservare mentre corri. Qual è la prima parte che tocca terra quando appoggi il piede? Se è il tallone lo stai facendo male. Devi cercare di atterrare per lo più con l’avampiede, cercando di “rullare” sul tallone solo alla fine.

Io l’ho scoperto grazie a mio suocero, ex preparatore atletico, che, vedendomi vicino ad appendere le scarpette al chiodo, mi ha visionato e mi ha subito fatto notare questo problema.

Correre tutti i giorni? Ma anche no!

Ci sono persone che volendo i risultati a tutti i costi si impongono di correre tutti i giorni. Li capisco benissimo, perchè l’ho fatto anche io! E ho maturato una bella fascite plantare. Correre tutti i giorni è qualcosa che si può fare SOLAMENTE se si è predisposti per correre, è un dono. Pochi lo hanno. Io no, e probabilmente se anche tu stai leggendo questo articolo, neanche tu 😀 (scusami, ma bisogna essere onesti tra di noi 😛 )

Il mio consiglio qual è? Volete fare esercizio tutti i giorni? Niente di più corretto! Ma fate 1 giorno corsa e 1 giorno bici, cercando però, seguendo siti come https://intervals.icu/ per evitare di andare in overtraining!

Scarpe, l’attrezzo fondamentale

Io ci ho messo parecchio per trovare la mia scarpa ideale e ed è una cosa molto personale. Alla fine la mia scelta è caduta su Hoka, in particolare sulle Bondi versione Wide. Ma non mi sento di consigliarle a tutti. Quello che vi posso dire è:

  • meglio proteggersi che andare veloci. Quindi meglio una scarpa molto ammortizzata piuttosto che una che vi faccia guadagnare 3″ su una 10km
  • lasciate stare le scarpe troppo minimaliste (drop 0 o natural run). Come nel caso sopra, queste scarpe vanno bene se si è perfetti. Lo s che molti leggendo queste frasi storceranno il naso, ma passare da una scarpa normale ad un drop 0 richiede anni di adattamento e non è detto che sia la cosa migliore per voi se puntate a fare distanze importanti.
  • fate spazio ai vostri piedi: prendete scarpe larghe! Correndo lunghe distanze i piedi si gonfiano e hanno bisogno di espandersi. Non dico di prendere un numero in più, ma prendete scarpe a pianta larga che vi consentano un minimo di agio. Non siamo calciatori 😛

Ascoltarsi sempre

I fastidi ci stanno, i dolori no. Non correte sul dolore. Non fate attività fisica sul dolore.

Il dolore è il segnale del nostro corpo per dirci che abbiamo fatto qualcosa nel modo sbagliato. Sta a noi capire cosa.

Integratori

Circa ogni 5/6 mesi sono solito integrare con Amedial Plus per le ginocchia. Soprattutto quando le scarpe arrivano ad essere scariche, le ginocchia tendono a risentirne di più. Un ciclo di Amedial Plus a me risolve sempre tutti i fastidi articolari. Sarò che sono vecchio (38 anni al momento in cui scrivo), ma a me giova parecchio (anche che fosse solo mentale, vale tutti i 20€ spesi)

Imparate a bere e a mangiare mentre correte

Non mi stanco mai di dirlo ai miei amici/compari di corse: imparate a bere e a mangiare mentre correte! Non esiste che usciate a correre per più di 1h senza mangiare e bere. Dovete sforzarvi! Il corpo ne ha bisogno, anche se non lo sentite.

Anche d’inverno con -10C e la neve avete bisogno di bere (magari qualcosa di caldo pure!).

E’ per questo motivo che durante tutte le mie uscite sopra all’1h io esco con la camelbag e un frutto/gel per integrare la corsa.

Anche in maratona questo mi ha permesso di finire senza avere problemi muscolari durante o nei giorni successivi. Bisogna bere costantemente, ogni 2km. Un piccolo sorso. Fidatevi.

Si corre per stare bene non per battere il vostro amico

L’ultimo consiglio che vi voglio dare è questo: non correte a perdifiato. State correndo per migliorare il vostro status psico/fisico e quindi non potete farlo utilizzando tutte le vostre risorse.

La corsa deve essere un divertimento, dovete riuscire a pensare mentre correte! Se non ci riuscite, lo state facendo male.

Dovete arrivare nella situazione dove non state più pensando, “sto correndo”: le vostre gambe si devono muovere da sole, telecomandate. Il vostro cervello deve essere sgombro. Tutto ciò si fa lasciando stare tabelle e ripetute, ma correndo solo a sensazione. Ognuno con il proprio ritmo.

Chi sono io per darvi queste lezioni?

Nessuno. Sono come te. Ma forse con qualche granello di esperienza in più, raccolta per strada. Sta a te capire se è giusto seguire la mia linea o mandarmi a quel paese.

In entrambi i casi, dimmi cosa ne pensi.

Io intanto ti faccio vedere che faccia avevo dopo la mia prima maratona.

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