La mia casa, costruita 3 anni fa, è nata in pieno periodo pre-Alexa: come classifichiamo le abitazioni in base alle classi energetiche, anche per la domotica, negli ultimi 2 anni, abbiamo avuto una sorta di risveglio dal medioevo.
Senza dilungarmi troppo, siamo recentemente invasi da tutti questi piccoli device (lampadine, sensorini, aspirapolveri…) che hanno un piccolo e grande imbuto in comune: la WIFI.
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L’imbuto
Non a caso ho chiamato la WIFI “Imbuto”: la wifi è pensata per fornire connettività a tutti quei device che, non avendo una posizione fissa, necessitano di parlare con un “centro stella” cablato.
Tutto bene fin qui: ma quando i device, oltre ai classici cellulari e tablet, iniziano ad essere anche 20 lampadine in giro per la casa, capite che la cosa possa sfuggire di mano abbastanza velocemente.
Quali sono i problemi della WiFi?
Ne identifico almeno 4:
La Sicurezza
a meno di non progettare la propria rete domestica come un vero gestore IT aziendale, voi avrete le vostre lampadine connesse alla stessa rete wifi del cellulare. Sapete cosa vuol dire? Che potenzialmente bucandovi una lampadina, vi potrebbero bucare anche il traffico verso il cellulare. Divertente, no?
La numerosità di device
la WiFi non è nata per avere MILLLLE dispositivi connessi allo stesso access point. Infatti, se ci fate caso, in ogni router wifi che prendete in esame leggerete “fino a max 50 dispositivi, fino a max 30 dispositivi…”. Ora per la classica casalinga di Voghera potrebbe andare benissimo, ma io che sto progettando tutta casa mia in ottica domotica, non posso basarmi su una architettura del genere.
Internet come riferimento
Ogni device wifi cinese connesso alla propria casa, si appoggia ai propri server su internet per sapere cosa deve fare. Questo crea sia latenza ma ci espone anche al rischio che, se fra 2 anni sti cinesi chiudessero, noi rimarremo con delle lampadine “dumb” invece che “smart”.
Lentezza nella connessione
Immaginate di avere un sensore PIR Wifi che deve notificare la rilevazione di un movimento. Immaginate inoltre che esso sia alimentato a batteria. Per risparmio energetico esso non sarà sempre connesso, ma si connetterà solamente quando avvertirà un movimento.
Bene, il tempo che passerà tra il movimento alla notifica sarà sicuramente nell’ordine di 3-4 secondi, un tempo infinitamente esagerato per effettuare qualsiasi azioni basata su questo evento.
La visione
E quindi? E quindi Zigbbiamo!
Zigbee pone risposte a tutti e 3 i problemi sopra citati e anche in modo piuttosto elegante.
Da dove inizio?
Prima di tutto è necessario avere un server HomeAssistant a casa (ormai chi non ce l’ha!?). Io l’ho integrato come macchina virtuale all’interno del mio server Proxmox.
Secondariamente acquistate una bella Conbee e almeno un paio di lucette per divertirvi con i primi esperimenti.
L’installazione
Una volta collegata la vostra Conbee all’usb (riavviate il supervisor dopo averla inserita) l’installazione su HASS è cosa di una manciata di click.
- Rechiamoci nel menu di HASS “Supervisor” > “SYSTEM” >”HARDWARE” e dobbiamo segnarci il path alla Conbee: normalmente è una cosa del genere /dev/serial/by-id/usb-dresden_elektronik_ingenieurtechnik_GmbH_ConBee_II
- abilitiamo deCONZ dagli AddON ufficiali di HASS
- dal menu configurazione di deCONZ mettiamo il path trovato al punto 1. nella chiave “device“
- salviamo e avviamo deCONZ
- clicchiamo a questo punto su Open WEB UI e prepariamoci a configurare il gateway
- se abbiamo fatto tutto bene dovremmo trovarci davanti ad una schermata del genere
7. clicchiamo sul gateway trovato e impostiamo la password per il nostro gateway
A questo punto inizierà a fare una ricerca dei dispositivi in zona e al termine vi presenterà una schermata di questo tipo
L’ultimo step riguarda l’abilitazione (in realtà nelle ultime versione di HASS è automatica) dell’integrazione deCONZ sotto Hass
E quindi avremo le nostre entità pronte per l’uso!
I test
Una volta “setuppato” (quanto mi piace questo termine :D) tutto possiamo iniziare a divertirci: quello che si noterà subito è che:
- non vi è latenza tra comando e azione
- le lampadine da me utilizzate, possono continuare ad essere utilizzate anche come lampadine stupide, non hanno nessuno strano lampeggio una volta accese con l’interruttore fisico (al contrario di quelle Tuya)
- Alexa riconoscerà automaticamente i device connessi ad HASS (con Nebula attivato)
A che distanza posso arrivare?
Considerate che io ho il mio server Proxmox nel sotto scala del primo piano e le mie lampadine sono al secondo piano (con massetto in cemento armato ovviamente) e funzionano senza problemi.
Un piccolo tip: con 9€ da ikea potete avere un buon repeater zigbee in caso di necessità
Potevo farmi mancare un test con gli Aqara Door?
Ora sono in pieno trance agonistica da zigbee e non mi sono lasciato sfuggire l’occasione di provare gli Aqara Door, ovvero i sensori magnetici per porta e finestra.
Il sensore si presenta composto da 2 unità: il sensore vero e proprio e il magnetino.
Il sensore ha un tasto che permette, premendolo per 3 secondi di resettarlo/fare il pairing con il proprio gateway zigbee, mentre, premendolo per 1 secondo, di testare la bontà del segnale zigbee.
La feature che mi ha fatto sorridere è che, il magnetino, ovviamente, è magnetico, e quindi non ho dovuto usare biadesivo per incollarlo alla porta blindata 🙂
Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla velocità di aggiornamento stato: è assolutamente immediato e adatto all’uso, per esempio, come trigger per l’accensione di luci o per la rilevazione di intrusioni in casa.
Primi problemi e per fortuna risolti
Ho acquistato anche i simpatici PIR della Osram per far accendere le luci al movimento. Il PIR è carino perchè ha anche il sensore di temperatura integrato e inoltre è veramente minuscolo e si può nascondere ovunque.
Il PIR in se funziona bene, il problema è che, ogni tanto, il PIR non funzionava. O meglio, l’evento non arrivava a HASS.
Dopo giorni di bestemmie ho capito il problema.
Il PIR, connesso in Mesh alle lampadine, ogni tanto non raggiungeva la Conbee. Ho ipotizzato un problema di disturbi e ho ipotizzato bene: infatti, di default, la Conbee esce con canale zigbee impostato a 11. Non capisco questa scellerata idea di mettere di default lo stesso canale Wifi. Comunque, muovendo Zigbee su canale 25, tutto funziona magicamente alla perfezione.
E ora?
La mia idea è quella di migrare completamente a zigbee per la domotica di casa mia: per i motivi sopra citati non ha senso creare un sistema domotico legato a sensori WiFI che un giorno potrebbero smettere di funzionare a causa di sistemi di terze parti.
Ottimo lavoro 👏🏼
Ok, ma se non abbiamo hassio? Come si installa deconz su una VM con installato Home assistant? Ho provato ad aggiungere l’integrazione di deconz ma mi richiede IP e porta, presumo che devo installare l’applicativo in un docker e collegarlo tramite IP e porta. Credo che su Hassio faccia qualcosa dl genere…
si HASSIO sostanzialmente avvia un docker con deconz. Io infatti da HASSIO accedo a VNC alla macchina virtuale deconz. Da lì puoi fare tutto. Il problema sono le automazioni, che senza HASSIO saranno scarse
Si concordo con te, ma si possono tranquillamente fare a manella, così si impara meglio… 🙂