Roberto Viola

Come ho costruito la mia palestra personale smart

Tutto è iniziato 3 anni fa, quando io e la mia ragazza abbiamo deciso di acquistare casa.

Abbiamo riservato un angolo dell’abitazione a quella che, in futuro, sarebbe diventata una vera e propria palestra per lei, o almeno era quello che pensavo a quell’epoca 😀

Iniziammo ad allestire il tutto con una Spin Bike della Diadora acquistata da Amazon.

Ovviamente abbiamo piazzato una bella TV da 65″ pollici con corredato piede ruotabile per avere Youtube, Amazon Prime, Zwift e tutto quello che un buon nerd non si può far mancare.

si, non preoccupatevi, i cavi li ho poi sistemati 😀

Il progetto poi è rimasto praticamente immutato fino all’inizio della quarantena. Infatti, io sono un tipo che ama la vita all’aria aperta: capirete bene che quindi l’idea di mettermi dentro a 4 mura a fare ginnastica l’ho sempre respinta a priori.

Fino alla quarantena appunto: con l’acquisto del Tapis Roulant (qui una completa recensione) che, non è stato semplice acquistare dato che Decathlon aveva perennemente le scorte a magazzino vuote, la costruzione della palestra ha ripreso vigore.

qui il tapis appena sballato, dietro, la spinbike

Infatti, dopo aver preso il Tapis, mi sono reso conto che, utilizzare un oggetto del genere senza avere un feedback statistico su Strava o un senso di comunità con Zwift era alquanto impossibile.

Quindi mi sono tirato su le maniche e ho costrutito qDomyos-Zwift: un gateway che permette di connettere un Tapis Roulant (e anche le bike in realtà) con Zwift.

Funziona semplicemente così: si interfaccia via bluetooth con il vostro Tapis Roulant di Decathlon e sempre bluetooth simula un dispositivo compatibile con Zwift.

Non si ferma a questo: potete creare programmi personalizzati, salvare le vostre sessioni, insomma, il limite è solo lasciato all’immaginazione.

io che corro su zwift, o meglio, il mio avatar 😛

Se volete rendere il vostro Tapis/Bike compatibile con questo software, scrivetemi qui nei commenti.

Vi ricordate la spin bike di inizio articolo? Beh non potevo mica lasciarla così, stupida come mamma Diadora l’ha fatta.

Quindi ho valutato cosa potevo fare, e le scelte erano 3:

  1. utilizzare il suo jack da 3,5mm, che è collegato sul sensore pedale, per leggere la pedalata e usarla sempre nel sopra citato software e trasmettere la cadenza a Zwift;
  2. acquistare un sensore di cadenza bluetooth già fatto;
  3. acquistare un pedale di misurazione di potenza.

Ovviamente le 3 vie hanno pro e contro:

L’uso del jack e del raspberry sposa in pieno la mia filosofia del DIY (Do it yourself) e quindi mi solletica parecchio anche se, come la seconda opzione, invia il solo valore di cadenza a Zwift.

La 3a possibilità invece, è perfetta: ha solo un problema, il costo 🙂

Vi farò sapere a breve cosa ho scelto 😛